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Commenti al testo di Adielle
Ad altezza duomo
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Adielle
- 18/07/2014 00:49:00
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Vi ringrazio tutti con gratitudine e vi mando un abbraccio grande, collettivo.
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Stefano
- 17/07/2014 19:33:00
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Molto bella, complimenti :)
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Lorenzo Mullon
- 17/07/2014 19:07:00
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non sai mai chi dubita, soprattutto di cosa, ma è il nostro destino cercare un principio unificante, e una ragazza da sposare poi passa la giovinezza e ci si sente molto più liberi, a volte, dipende
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Sara C.
- 17/07/2014 14:35:00
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una poesia stupenda negli intenti e nella resa, con quella chiusa poderosa che esplode come un fuoco dartificio finale, bravissimo! ciao ;)
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Amina Narimi
- 17/07/2014 11:40:00
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Una tensione lucidissima una pietà che raccoglie il testimone tra il paradiso e i polsi sopra i piedi rivolti in aria.latenti tra giorno e sera mi piacerebbe ospitarti al boscovecchio, al cuore, dove le acacie terminali si rivolgono alle giovani betulle con un canto vorrei sentissi poggiando coi capelli alle radici e i piedi in aria fare come i damadama quando cambiano colori alle stagioni e i palchi per gli amori..ad altezza duomo . La tua poesia è bellissima
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Loredana Savelli
- 17/07/2014 07:48:00
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"Dio se ne sta muto nei suoi giorni migliori quando dubita dellesistenza degli uomini arrampicandosi sugli specchi che essi gli hanno regalato per potersi riconoscere."
Questo passaggio è fortissimo, tutta la poesia è sostenuta da una passione (anche nel senso di sofferenza) tangibile. Complimenti!
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cristiana fischer
- 17/07/2014 07:13:00
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mi piace quel tuo Dio, sempre maturo, maschio e altezzoso, così bassamente umano, così "idolo" di misere menti creaturali
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